Progetto Dialogo Creativo

ComePensiamo collaborerà al Progetto “Il dialogo creativo”

proposto dall’Associazione L’Altrametà di Pordenone 

Partnership

“Il dialogo creativo” ha lo scopo di promuovere una riflessione sulle profonde trasformazioni culturali e sociali portate dal fenomeno migratorio, nella convinzione che ciò rappresenti una delle questioni più cruciali del nostro tempo, non solo per Pordenone e il Friuli Venezia Giulia, ma per l’Italia. Allo stesso tempo, l’identità di confine che caratterizza la nostra regione può offrire un punto di vista speciale sul fenomeno migratorio e dare un importante contributo al dibattito anche a livello nazionale.

La “questione interculturale” viene oggi presentata come uno dei maggiori problemi, eppure molto spesso la conoscenza della diversità culturale resta in superficie, a tutti i livelli, dal sistema scolastico al dibattito pubblico. Troppo di frequente prevale la paura dell’altro, l’incapacità di riconoscere l’umanità nella variabilità delle sue forme; l’attuale contesto di crisi non fa che aggravare la diffidenza e contribuisce alla diffusione di un sentimento di astio nei confronti degli immigrati, anche i più poveri e disperati.

Al di là delle posizioni ideologiche e dei toni allarmistici usati frequentemente sui media, “Il dialogo creativo” si pone i seguenti obiettivi:
1) Analizzare il fenomeno migratorio quale elemento strutturale della nostra società.
La presenza di persone di origini, religioni e culture diverse, infatti, è ormai un elemento strutturale e coinvolge soprattutto la popolazione giovanile. In base ai dati Istat al 1° gennaio 2014, in Friuli Venezia Giulia sono 107.917 i residenti stranieri, l’8,8% del totale degli abitanti, con un incremento del 5,2% rispetto al 2013. La percentuale di persone straniere residenti in provincia di Pordenone è la più alta in regione, l’11%, con 35.129 abitanti: da ciò l’esigenza di promuovere una riflessione sul tema proprio in questo territorio.

2) Affrontare la questione delle “seconde generazioni”, il loro ruolo e identità, l’integrazione scolastica.
Quella immigrata è una popolazione molto giovane, oltre un quinto è minorenne e più della metà ha meno di 35 anni. Ogni cento residenti tra i 18 e i 34 anni in regione, 17 non hanno cittadinanza italiana. Anche se la crisi economica ha costretto alcuni a cercare migliori opportunità altrove, la maggioranza delle famiglie immigrate resta radicata sul territorio, dove ha scelto di investire e far crescere i figli. Questa tendenza è dimostrata dalla composizione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado e dai dati in crescita sulle nuove acquisizioni della cittadinanza italiana, in parte rappresentate da ragazzi nati e cresciuti nel nostro paese. “Il dialogo creativo”, per questo, rivolge una particolare attenzione ai giovani cosiddetti di “seconda generazione”, i figli degli immigrati nati o scolarizzati prevalentemente in Italia.

3) Dare un contributo alla diffusione di conoscenza sulle culture altre, con l’obiettivo di combattere ogni forma di discriminazione e superare stereotipi e pregiudizi di qualsiasi genere, promuovendo una riflessione sincera sulla nostra società e per porre le basi di una migliore convivenza tra le persone italiane e straniere, andando oltre le barriere poste da queste etichette, per ritrovare ciò che accomuna ogni essere umano ed affermare i diritti umani fondamentali di ciascuno. “Il dialogo creativo” ha l’obiettivo di sottolineare come la cultura e la conoscenza

pongano le basi di una società migliore, più inclusiva e democratica, in cui ogni argomento, anche il più complesso, può essere affrontato, appunto, con il dialogo.
4) Valorizzare la presenza, nella nostra società, di persone che possono portare un arricchimento culturale, per esempio grazie alla conoscenza di più lingue o alla capacità di dialogo e mediazione in un mondo dove gli scambi economici e culturali sono sempre più globalizzati.

5) A partire dal confronto avviato con le prime tre edizioni della rassegna, “Il dialogo creativo” intende infine fungere da catalizzatore per consolidare e allargare la rete di soggetti che a vario titolo sul territorio si occupano di cultura, creando nuovi spazi e modalità di approfondimento su argomenti come il razzismo e tutte le forme di discriminazione, i diritti di cittadinanza, l’integrazione scolastica, l’identità dei giovani figli di immigrati e il loro ruolo nella nostra società, la conoscenza di culture e Paesi altri e l’approfondimento sugli squilibri tra Nord e Sud del mondo.

Localizzazione e tempistiche

data avvio attività: 1 settembre 2015
data fine attività: 30 giugno 2016
nei comuni di: Pordenone, Porcia, Sacile, Budoia, Montereale Valcellina, Roveredo (elenco da confermare)

Descrizione del progetto e modalità di realizzazione

Da settembre 2015 a gennaio 2016 vengono realizzati tre percorsi con l’obiettivo di ampliare il coinvolgimento dei cittadini italiani e stranieri in vista della rassegna “Il dialogo creativo”, che si terrà a Pordenone tra fine gennaio e marzo 2016, e favorire la partecipazione dei giovani.

1) Il primo percorso è indirizzato agli studenti delle scuole secondarie della provincia di Pordenone e ai giovani fino ai 30 anni, attraverso un concorso articolato in diverse sezioni e suddiviso in due categorie: scrittura e settore audiovisivo. Al centro del concorso è il tema dell’identità in una società plurale, filo conduttore della quarta edizione della rassegna “Il dialogo creativo”. I giovani vengono invitati a sviluppare questo tema attraverso la modalità espressiva che sentono più congeniale, a partire dalla discussione e dall’approfondimento della figura e opere di uno degli ospiti che si prevede interverranno durante la rassegna.

Al fine di stimolare l’adesione degli studenti e degli insegnanti, viene organizzato un incontro di presentazione dell’iniziativa all’interno delle scuole superiori, con il coinvolgimento del maggior numero di classi possibile, alla presenza del responsabile culturale, Dott. Mauro Valeri e di un rappresentante della Rete NEAR, una rete nazionale di giovani, gruppi e organizzazioni giovanili, impegnati a contrastare ogni forma di pregiudizio e discriminazione attraverso azioni concrete di informazione, sensibilizzazione e denuncia. L’incontro ha l’obiettivo di stimolare la riflessione degli studenti a partire dalla loro esperienza personale di giovani che crescono in una società plurale. Il Dott. Valeri ha partecipato in qualità di relatore alla terza edizione de “Il dialogo creativo” e ha accettato di ricoprire, per la quarta edizione, il ruolo di responsabile culturale. Ciò rappresenta un importante riconoscimento del valore dell’iniziativa anche oltre la provincia friulana, data la consolidata esperienza del Dott. Valeri a livello nazionale relativamente alle tematiche trattate.

Il bando di concorso viene pubblicato e diffuso presso tutti gli istituti scolastici della provincia, attraverso i media, gli informagiovani, i centri di aggregazione giovanile, le biblioteche, etc. I migliori elaborati selezionati nell’ambito del concorso vengono pubblicati sul sito web de “Il dialogo creativo” (attivato a partire da settembre 2015, come illustrato nel piano comunicazione) e premiati durante una cerimonia nell’ambito della rassegna. I ragazzi più meritevoli vengono inoltre invitati a entrare a far parte di una redazione multimediale per il sito web e i social network (in particolare Instagram per le fotografie), anche al fine di dare continuità al progetto. Il concorso è intitolato alla memoria di Touria Errebaibi, una donna marocchina di trent’anni, e della figlia Hiba, di sei anni e mezzo, barbaramente uccise dal marito e padre nella notte del 15 aprile 2015 a Pordenone.

Il coinvolgimento delle scuole prevede altre iniziative quali la proiezione di un film in occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Unicef, in collaborazione con il Comitato provinciale di Pordenone, e un ciclo di incontri per l’approfondimento della cultura tuareg presso l’I.S.I.S “G. A. Pujati”, Liceo di Scienze Umane di Sacile, istituto che comprende tra le materie di insegnamento l’antropologia. In provincia di Pordenone, infatti, è presente l’unica comunità tuareg d’Italia, costituita da circa 50 persone e rappresentata dall’associazione “Il mondo tuareg”, partner del progetto. Tale iniziativa si pone in continuità con un progetto già avviato con l’istituto, finalizzato alla conoscenza della cultura tuareg attraverso l’incontro tra gli studenti e alcuni membri della comunità presente a Pordenone. La proposta può essere eventualmente estesa ad altri istituti della provincia, se interessati.

2) Il secondo percorso di avvicinamento alla rassegna “Il dialogo creativo” consiste nell’organizzazione di almeno tre eventi di approfondimento su un Paese e/o una cultura, anche attraverso la scoperta del cibo di tradizioni culinarie altre e grazie al coinvolgimento diretto di alcune associazioni partner (“Figli dell’Aquila”, composta da persone di origine albanese e con sede a Prata di Pordenone, “ROI ONLUS”, Camerun, Senegal) e alla collaborazione con Pnbox. Tale percorso si sviluppa in continuità con le cene organizzate dall’Associazione L’Altrametà nell’ambito della seconda e terza edizione de “Il dialogo creativo”, a partire da giugno 2014, presso il ristorante di Pnbox (via Vittorio Veneto 23), anche ai fini dell’autofinanziamento del progetto stesso. Le serate, che hanno registrato un’elevata partecipazione, prevedono non solo la possibilità di provare i cibi tipici di altri Paesi, ma attraverso la presentazione e il dibattito con un ospite, permettono un approfondimento anche culturale. L’aspetto di convivialità non va sottovalutato, perché rappresenta un’occasione di sviluppo delle relazioni tra le persone diverse che partecipano a “Il dialogo creativo”, favorendo l’ampliamento del pubblico.

3) Il terzo percorso ha l’obiettivo di allargare i confini territoriali della rassegna, per la prima volta dopo le prime tre edizioni, anche ad altri comuni della provincia di Pordenone, quali Porcia, Sacile, Budoia, Montereale Valcellina e Tramonti di Sotto. In ciascuna di queste sedi si tiene un appuntamento collaterale intitolato “Aspettando il dialogo creativo”, finalizzato a diffondere la conoscenza della rassegna. Il percorso è curato dall’attrice e regista Lisa Moras, assieme agli studenti del corso di teatro che Moras tiene presso Pnbox. Questi eventi contengono elementi di

stretta connessione con il programma de “Il dialogo creativo” e/o contribuiscono all’approfondimento della personalità e opere di uno degli ospiti della rassegna.

La RASSEGNA “Il dialogo creativo” rappresenta il fulcro del progetto ed è costituita da un ciclo di conferenze e appuntamenti (almeno cinque) che si tengono tra gennaio e marzo 2016 a Pordenone e affrontano il tema dell’identità in una società plurale. I ragazzi definiti di “seconda generazione” incarnano nella loro stessa persona il cambiamento che attraversa la nostra società, perché crescono a contatto con due o più culture. Il loro vissuto quotidiano è quindi una continua operazione di mediazione e ricostruzione del sé, in un contesto, quello italiano, in cui sempre più diffusi sono atteggiamenti di intolleranza verso gli stranieri. È questo il filo rosso che collega tutti gli appuntamenti della rassegna in un percorso organico, capace di dare un contributo al dibattito anche a livello nazionale.

Il tema dell’identità viene affrontato all’interno della rassegna attraverso il contributo di esperti e la testimonianza di personaggi, che si distinguono in ambiti diversi, come ad esempio quello sportivo, letterario, dell’arte, del cinema, etc. Citiamo, tra gli ospiti delle prime tre edizioni de “Il dialogo creativo”, l’ex calciatore della Juventus Lilian Thuram, la scrittrice Taiye Selasi, il sociologo Stefano Allievi, il giornalista Gabriele Del Grande, etc. Viene inoltre affrontata la tematica del dialogo interreligioso e in particolare del peso che ricopre la componente religiosa nella definizione dell’identità dei giovani, grazie all’esperienza del Responsabile culturale Dott. Mauro Valeri come coordinatore del Tavolo interreligioso per l’integrazione attualmente promosso dal Sottosegretario con delega all’integrazione Biondelli presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La formula delle conferenze de “Il dialogo creativo”, una delle quali verrà abbinata a una proiezione cinematografica, è il colloquio tra due o più interlocutori, per favorire lo scambio anche multidisciplinare tra esperti, studiosi, giornalisti, scrittori, artisti e cittadini comuni, italiani, stranieri o di origine straniera.

Gli appuntamenti della rassegna si tengono principalmente nella sala “T. Degan” della Biblioteca civica, uno spazio ideale per lo scambio e il confronto tra relatori e partecipanti. A seconda delle esigenze, tuttavia, verranno utilizzati anche altri luoghi in città e/o provincia.

Almeno uno degli appuntamenti è dedicato alle scuole e si tiene presso il Teatro Verdi, con il coinvolgimento diretto degli studenti nella realizzazione dell’incontro, grazie alla precedente preparazione dei ragazzi da parte degli insegnanti.

Viene organizzata inoltre una cerimonia di premiazione del concorso.

Al termine della rassegna viene promosso, come per le prime tre edizioni, un incontro di valutazione aperto a tutti coloro che hanno partecipato a uno o più incontri, al fine di verificare la buona riuscita degli appuntamenti e ottenere un feedback su quali argomenti sono in grado di suscitare maggiore interesse e coinvolgimento del pubblico. Ciò è utile soprattutto per pianificare il seguito della rassegna in base alle reali esigenze e interessi dei cittadini. Il nucleo di persone più partecipi, formato da rappresentanti di associazioni, ragazzi, insegnanti, educatori, operatori nel

settore socio-culturale, viene inoltre invitato a fornire il proprio contributo scritto o multimediale per l’aggiornamento progressivo del sito web, alimentandolo anche a conclusione del progetto.

Responsabile culturale

Dalla quarta edizione la rassegna si arricchisce e intende allargare il suo orizzonte grazie al coinvolgimento di MAURO VALERI, dottore in sociologia e psicoterapeuta, in qualità di responsabile culturale. Valeri ha diretto l’Osservatorio Nazionale sulla xenofobia e dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. Ha insegnato Sociologia delle Relazioni etniche all’Università “La Sapienza” di Roma. È tra gli autori di Campioni d’Italia? Le seconde generazioni e lo sport, Sinnos, 2014.

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