PARTE “GHETTO OUT”: IL PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE COME PENSIAMO CHE PORTA 25 OPERATORI EUROPEI A FOGGIA PER STUDIARE LA REALTà DEI MIGRANTI
GHETTO OUT: PROGETTO FINANZIATO DAL PROGRAMMA ERASMUS PLUS CHE PORTA 25 OPERATORI EUROPEI A FOGGIA PER STUDIARE LA REALTà DELL’IMMIGRAZIONE
Nell’ambito del Programma Erasmus Plus, l’associazione Come Pensiamo ha presentato un progetto di Study Visit sul tema dell’immigrazione. I
l progetto è stato approvato e, da luglio, l’associazione sta organizzando la Visita Studio che avrà luogo nei pressi di Foggia. Si svolgerà dal 28 settembre al 5 ottobre 2019, per visitare alcune realtà significative su temi come sfruttamento e migrazione. Si tratta di un progetto che coinvolgerà operatori europei particolarmente interessanti o impegnati in contesti interculturali e di migrazione. I partecipanti arriveranno da Francia, Spagna, Romania, Bulgaria e Turchia, oltre che dall’Italia e avranno come base il Villaggio Don Bosco, tra Foggia e Lucera.
Obiettivo principale del progetto è migliorare le competenze di operatori che lavorano in contesti sempre più interculturali, in un’ottica di comprensione profonda dell’altro.
Presto verrà comunicata anche la data (tra il 28 settembre e il 5 ottobre) di presentazione pubblica del progetto, a cui potranno partecipare tutti gli interessati per conoscere i partecipanti e le attività svolte.
T’INTERESSA APPROFONDIRE IL PROGETTO?
ECCO I PRINCIPALI DETTAGLI: OBIETTIVI, PARTECIPANTI E RISULTATI ATTESI.
OBIETTIVI
Nonostante l’Europa sia una società multiculturale e plurireligiosa, i comportamenti razzisti sono sempre più diffusi tra i cittadini comunitari. Negli ultimi decenni le ondate migratorie da paesi svantaggiati sono state oggetto di discussione mediatica e politica. La percezione di questo fenomeno come “pericoloso” sta contribuendo, sempre più, alla diffusione di idee discriminatorie. Consapevoli del fatto che la xenofobia e l’intolleranza scaturiscano dall’ignoranza e dall’inesperienza dell’incontro con l’altro, questo progetto punta ad agevolare la relazione multiculturale e a offrire informazioni e strumenti per aumentare la consapevolezza sui questi temi, andando incontro ad uno degli obiettivi principali del programma Erasmus Plus. Come Pensiamo ha, tra gli scopi principali, quello di promuovere iniziative di formazione e di ricerca con metodi etnografici, per questo ha proposto un progetto per operatori che possano osservare e conoscere dal vivo le difficoltà ma anche le opportunità generate dalla convivenza tra comunità locale ed immigrati.
La principale attività attorno alla quale ruota il progetto, infatti, è una visita studio per operatori europei. Si svolgerà nella provincia di Foggia, per visitare alcune realtà significative per il tema trattato, in particolare il “ghetto La Pista”, a Borgo Mezzanone e “Casa Sankara”, struttura affidata all’associazione di immigrati “GHETTO OUT” (a cui si ispira anche il nome del progetto).
In questo modo, il progetto punta a migliorare le competenze di operatori che lavorano in contesti sempre più interculturali, in un’ottica di comprensione profonda dell’altro, superando le rappresentazioni semplicistiche e spesso fuorvianti dei media. Le attività mirano anche ad accrescere competenze trasversali, come le capacità di gestione dei conflitti, le abilità comunicative e l’uso consapevole dei social media.
ATTIVITA’
Sebbene la Visita Studio sia concentrata in 8 giorni, il progetto si svolge su un arco temporale di ben 7 mesi, da luglio 2019 a febbraio 2019. Vi sono tutta una serie di attività previste nella fase preparatoria e nella fase di disseminazione dei risultati. La principale attività, però, attorno alla quale ruota il progetto, è la visita studio per operatori provenienti da tutti gli enti partner del progetto. Si svolgerà nella provincia di Foggia, per visitare alcune realtà significative per i temi dell’integrazione e dell’inclusione.
La Visita Studio offrirà la possibilità di interazione diretta con persone svantaggiate che migrano da paesi in guerra o in uno stato di forte povertà, con lo scopo principale di realizzare un confronto partecipato volto al potenziamento della consapevolezza interculturale, affinché l’idea del diverso non sia mediata da pregiudizi, positivi o negativi che siano, ma si basi su un’esperienza reale, agevolata da buone pratiche e metodi che favoriscono la comprensione, lo sguardo critico e lo scambio.
Per chi è interessato ad approfondire i dettagli sulla Visita Studio, è possibile leggere l’infopack del progetto cliccando qui.
PROFILO DEI PARTECIPANTI
I partecipanti alla visita studio saranno 24 operatori giovanili, 4 per ciascuno dei sei enti partner:
– la nostra organizzazione Italiana, Come Pensiamo
– l’organizzazione spagnola, Building Bridges
– l’organizzazione francese, Association Fenetres
– l’organizzazione rumena, Ask Yourself
– l’organizzazione bulgara, Institute Perspective
– l’organizzazione turca, Young Volunteers
ll progetto si rivolge ad operatori attivi e motivati che fanno parte delle associazioni partner o che sono stati da esse selezionati per l’interesse e le competenze dimostrati.
I candidati selezionati si contraddistinguono per un forte interesse verso le tematiche multiculturali, sociali ed educative, hanno esperienza diretta in attività di inclusione e integrazione, sono motivati e disponibili a confrontarsi con il resto del gruppo per garantire spunti di riflessione utili per tutti.
Sono stati scelti anche in base alla richiesta di sperimentare percorsi educativi interculturali e alla disponibilità ad informare e sensibilizzare la comunità locale di provenienza durante la fase di disseminazione.
Alcuni dei partecipanti hanno evidenziato la passione per l’informazione, la comunicazione e i nuovi media (siti internet, blog, social network) o dichiarato di possedere specifiche competenze su questi ambiti.
Alcuni operatori giovanili, infine, sono stati selezionati perché intendono approcciarsi al mondo dell’immigrazione come opportunità di studio o aggiornamento, acquisendo competenze pratiche (skills) da utilizzare all’interno del proprio contesto lavorativo.
RISULTATI ATTESI
l progetto si pone come principale RISULTATO la sensibilizzazione dei partecipanti riguardo alle tematiche dell’inclusione e della convivenza nella società multiculturale, nonché l’aumento di consapevolezza, empatia e conoscenza delle problematiche relative a questi temi.
Il progetto produrrà un IMPATTO a diversi livelli:
– personale: per l’impatto emotivo che la conoscenza di alcune particolari realtà (come i ghetti) produrranno nei partecipanti
– sociale: per i processi di cambiamento sociale che gli operatori giovanili attiveranno nei propri contesti di provenienza, oltre che in quello oggetto della visita studio
– politico: per la valenza che il progetto assumerà come laboratorio per la raccolta di buone prassi e la sperimentazione di percorsi educativi e comunicativi orientati al dialogo interculturale.
Il RISULTATO finale sarà misurato in base alla capacità del progetto di aver diffuso nuovi messaggi a livello mediatico e di sensibilizzare i rappresentanti politici delle comunità di provenienza dei partecipanti ad adottare strategie di maggiore inclusione ed integrazione.
Gli operatori direttamente coinvolti nella Visita studio potranno approcciarsi ad un’analisi contestuale del fenomeno dell’immigrazione per non rischiare di applicare schemi precostituiti e distorti rispetto alla gestione di problematiche che si presentano sempre più complesse e articolate. Il metodo etnografico servirà proprio ad aumentare le capacità di analisi e di comprensione dei fenomeni attuali, mentre la tecnica dello storytelling fornirà spunti utili alla narrazione e diffusione dei contenuti. Tutti i partecipanti elaboreranno un certificato Youthpass da utilizzare per aumentare/migliorare le opportunità lavorative e nelle attività rivolte a gruppi giovanili. Con lo YouthPass il progetto non vuole soltanto testimoniare lo svolgimento delle attività, ma altresì valorizzare le competenze acquisite con l’apprendimento non formale e la metodologia del cosiddetto ‘learning by doing’ (imparare facendo).
I partecipanti, tornati nei paesi di provenienza, dovranno raccontare e testimoniare l’esperienza svolta sia all’interno delle associazioni partner che all’esterno, coinvolgendo giovani e stakeholders del paese di provenienza. Tutti i partner potranno allargare il loro network di collaborazioni con altre organizzazioni che si occupano di tematiche educative ed interculturali e partecipare più consapevolmente ad attività, progetti e processi di inclusione sociale proposti dalle amministrazioni pubbliche, dalle agenzie educative e dalla società civile all’interno del proprio contesto locale.
I risultati del progetto saranno diffusi, tramite incontri e seminari, in luoghi significativi come scuole, centri d’aggregazione e organizzazioni culturali e di volontariato. Tali iniziative permetteranno alle associazioni di avere un maggiore IMPATTO nel tessuto sociale di provenienza e di promuovere attivamente gli ideali che le contraddistinguono. Allo stesso tempo sarà un veicolo per far conoscere e diffondere informazioni riguardo le opportunità che l’Europa mette in campo per la formazione interculturale dei giovani, così che sempre più persone conoscano queste occasioni e le possano sfruttare.
L’attività di disseminazione, quindi, si propagherà anche in altri paesi oltre a quelli delle associazioni che partecipano al progetto, in un’ottica di internazionalizzazione.
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